- • 1.233 CLASSI ISCRITTE
- • 400 SCUOLE aderenti
- • 25.000 alunni partecipanti attivi
- • 5.000 Prove effettuate (naming, quiz, storytelling, foto, slogan)
- • 1.000 professori in costante contatto con la infoline e la Segreteria Didattica
- • 15.000 newsletters inviate agli insegnanti
- • 20.000 iscritti alla GIURIA POPOLARE
SITO
- • Oltre 500.000 pagine visualizzate
- • Quasi 7 minuti di permanenza media per ogni utente
I.C. GIOVANNI PAOLO II Arce (FR) - classe 1A
Prof.ssa PAOLA SERENA BATTISTI
Mi presento son Bustina, una bella signorina, alta, magra, assai carina, trasparente come il mare.
Tante cose posso fare: contenere, trasportare o solo avvolgere e coccolare.
Non sciuparmi, sai perché? Tante volte avrai bisogno di me!
Posso farti compagnia a casa, in viaggio, ovunque tu sia; in valigia o in un cassetto, se mi pieghi è perfetto!
Non pensar che io sia banale, sono tanto speciale!
Se mi getti in mezzo al mare, un pesce mi potrà ingoiare; se mi lasci giù in giardino, coprirò un bel fiorellino; se mi butti in un boschetto farò del male ad un funghetto.
Non lasciarmi per terra qua e là altrimenti tutto sporco sembrerà.
Quando non ti servirò, mettimi nel giusto cassonetto, questo è il gesto più corretto!
Voglio proprio raccontare un episodio assai speciale e se attento seguirai, un bell’insegnamento ricaverai.
Un bel giorno ero al mare con Lattina e Cartoncino.
Stesi al sole in allegria ci abbronzavamo in compagnia.
Ad un tratto un bel bambino si avvicinò con un cestino. Subito iniziò a prenderci a calci e non la smetteva di maltrattarci. Io gridavo a più non posso ma nessuno accorreva in mio soccorso: Aiuto, aiuto, lasciami stare, così mi farai del male, ti prego non mi accartocciare io ti posso ancora aiutare! Prendimi in braccio e stringimi forte ed insieme affronteremo la sorte.
Non strappare Cartoncino, lui proviene dall’albero di un giardino.
L’alberello poverello era piccolo ma bello. Un bel giorno fu tagliato per costruire un compensato; la sua chioma fu bruciata e i suoi rami in carta trasformata.
Ora bimbo tu che fai? Sprechi tutto e ci rovini? Noi siamo amici dei bambini! Se mi salvi e mi proteggi la natura tu sorreggi. Se l’ambiente curerai benefici di certo avrai, cresceremo insieme forti e sani e vivremo un bel domani.
Ad un tratto il birichino strapazzò anche Lattina, calci e lanci subì la poverina!
Ammaccata e sconsolata nel profondo mare venne gettata.
Tante urla sentivamo ma non potevamo darle una mano.
Di lì a poco un pescatore nella sua rete recuperò Lattina: “Cosa fai qui nel mare, sai che non ci devi stare?
Il tuo posto non è qua il riciclo ti aspetta là.
Qui è il regno dei pesciolini e dei tuffi dei bambini che se per la natura amore non avranno, un maleficio subiranno! Un bel giorno cresceranno e in un mare azzurro non nuoteranno.
Il sole triste si nasconderà dietro nubi a volontà. Le montagne grigie saranno perché gli alberi vita più non avranno. E dei fiori poi che dire…nessun colore da ammirare e nessun profumo da annusare!”.
Il bambino da lontano seguì tutto il discorso tenendomi nella sua mano, poi triste triste diventò e nel cassonetto mi portò.
Aveva capito che riciclare solo bene potrà fare!
Questa storia ci vuol insegnare la natura a rispettare! Se gli sprechi ridurrai, più felice tu sarai, riutilizza a volontà e la natura ti ringrazierà!
ITES OLIVETTI LECCE - classe 5°C SIA
Prof.ssa ANTONIO LEO
- • PUNTEGGIO: 574
- • NAMING: OLICYCLING
- • STORYTELLING: CI VUOLE UN FIORE
- • FOTO: VISUALIZZA FOTO
- • SLOGAN: FAI IL RICICLO CON PASSIONE E PENSA AL FUTURO DI OGNI TUA BUONA AZIONE
“ Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare ”
Per fare un pile ci vuole un secchio,
per fare un secchio ci vuole una bottiglia,
per fare una bottiglia ci vuole la plastica,
per far la plastica ci vuole una mano attenta che ricicla,
per fare il riciclo ci vuole un cuore che ama il fiore,
per amare il fiore ci vuole rispetto per la plastica .
La parodia al testo di Gianni Rodari, reso famoso dalla musica di Sergio Endrigo, ci ricorda, che ogni cosa nasce, vive e muore secondo un ciclo e questo vale non solo per gli elementi naturali (fiore, seme, albero), ma anche per ciò che è prodotto dall’uomo e soprattutto per la plastica.
C’era una volta la famiglia “Plastica”, era composta da due genitori Mr. Cola e Mrs. Soda e dai due figli Water e Lemon.
La loro vita era molto frizzante e piena di allegria, ma purtroppo questa felicità non sarebbe durata a lungo.
La mattina papà Cola accompagnava Water e Lemon a scuola, per rinfrescare l’intervallo di scapestrati studenti e poi con mamma Soda andava in ufficio per ravvivare veloci break.
Le allegre bottiglie erano preoccupate: il loro contenuto era la loro vita!
Iniziarono a fare delle drastiche supposizioni su quale sarebbe stato il loro futuro: c’è chi diceva che sarebbero state abbandonate, chi schiacciate senza rispetto con mille altri rifiuti e quindi portate in discarica. Ricordavano con tristezza la fine fatta da lontani cugini e parenti. C’era chi giaceva da anni in fondo al mare, chi sotto un cespuglio insieme a cartacce, chi in un bosco o semplicemente all’angolo di una strada sballottato dal vento in una lunga agonia, ma ebbero fortuna, perché furono raccolte da “COREPLA”, centro che si sarebbe preoccupato di differenziarle e di creare nuovi prodotti da utilizzare e inserire nel mercato.
Non erano vuote ed inutili, ma ancora preziose e necessarie .
Da quel giorno assunse sempre più senso la parola “RICICLO”.
Ognuno di noi può contribuire a salvare l’ambiente. E’ proprio per sensibilizzare la comunità scolastica e la città, che nella nostra scuola l’anno scorso è partito un progetto, che prende il nome di “RICICLO PREMIANTE”.
Per raccogliere e selezionare la plastica da consegnare a chi ne farà miglior uso, è stato installato un eco-compattatore, nel quale si possono inserire bottiglie di plastica e alluminio in cambio di “eco-punti”.
Gli “eco-punti” sono un premio, cioè uno sconto offerto da esercenti attenti (bar, farmacie, discoteche ecc) a sensibili cittadini, che con pazienza differenziano.
Il riciclo inizialmente può risultare noioso e lento, ma una volta presa la mano nel nostro piccolo contribuiamo ad un mondo migliore, più responsabile e più civile.